E’ uno dei campionati più belli al mondo in assoluto, quello dove hanno giocato e dove giocano ancora oggi alcuni dei più forti “players” del calcio: stiamo parlando della nostra serie A.
Palcoscenico importante per calciatori italiani, europei e sud americani in maniera particolare, il campionato di calcio italiano si trova al momento al 4° posto nel ranking UEFA delle competizioni per club.
La formula del campionato è semplice: un girone “all’italiana” composto da 20 squadre, 38 partite in totale tra andata e ritorno, 3 punti alla vittoria, 1 al pareggio e 0 in caso di sconfitta, il primo posto in classifica assegna il tricolore e la partecipazione di diritto alla Champions League. Alla massima competizione continentale partecipa di diritto anche la seconda in classifica, mentre la terza deve accederci tramite playoff. Quarta e quinta in classifica, oltre che la vincitrice della Coppa Italia, partecipano all’Europa League (ex Coppa UEFA).
Storia della Serie A
Il primo campionato italiano è datato 1898, giocato in una sola giornata, furono 4 le squadre che vi presero parte: Genoa (che vinse), FC Torinese, Internazionale Torino e Ginnastica Torino.
Nel corso degli anni nacquero diverse leghe, ognuna delle quali su base territoriale. La serie A come la conosciamo oggi, quella a girone unico, nasce nel campionato 1929 / 1930. E’ l’inizio del predominio delle tre squadre più titolate in assoluto: Juventus, Inter e Milan.
Pochi sono stati gli intermezzi, ovvero i campionati vinti da altre squadre: il grande Torino, il Bologna, Roma e Lazio, il Napoli di Maradona, la Fiorentina, la Samp di Vialli e Mancini, il Verona della stagione 1984 / 85 e il Cagliari.
Serie A 2015 / 2016
Quella 2015 / 2016 è la 84° stagione del campionato di serie A a girone unico. In totale, sono state 65 le squadre che vi hanno preso parte. In ordine di presenza, l’Inter per 84 volte, Juventus e Roma per 83 volte, Milan per 82 e Fiorentina per 78. 1 sola presenza, invece, per Carpi, Frosinone, Pistoiese e Treviso.
Guardare le partite di serie A
Per rimanere aggiornati sulle partite di serie A e sui risultati delle singole partite, seguire la diretta è sicuramente il modo migliore, quello da veri appassionati. Per la stagione 2015 / 2016 , e fino alla 2017 / 2018, i diritti in esclusiva sono stati acquistati da Sky.
Varie, invece, le alternative per guardare la serie A in streaming. Basta fare una ricerca in Google e si avrà tutta una serie di siti web che danno la possibilità di guardare le partite con il computer.
I migliori calciatori della serie A
Quando si vuole parlare dei migliori calciatori della serie A, si rischia di entrare in un tunnel “senza fine”: tantissimi nomi, italiani e non, che hanno calcato i campi di calcio della nostra massima serie.
E’ onestamente difficile fare una classifica, ma non possiamo evitare di citare Gianluigi Buffon, che proprio di recente ha ottenuto il record di imbattibilità storico per un portiere di serie A (974 minuti, il primato precedente apparteneva a Sebastiano Rossi, Milan), Roberto Baggio, uno dei migliori fantasisti della storia, ma anche Totti e Del Piero, Diego Armando Maradona, el Pibe de Oro che ha fatto impazzire Napoli e le ha regalato due scudetti e una coppa UEFA, ma anche Falcao, Gigi Riva e Silvio Piola.
I record della serie A
Interessante vedere le statistiche e i record della serie A:
- maggior numero di scudetti, Juventus (31)
- imbattibilità assoluta: Milan (58 partite)
- imbattibilità in casa: Torino (88 partite)
- imbattibilità in trasferta: Milan (38 partite)
- cannoniere della serie A: Silvio Piola (274 gol)
- classifica di presenza: Paolo Maldini (647)
- espulsioni: Paolo Montero (16)
Scommesse serie A
La serie A è sicuramente una delle prime scelte, in Italia, per quanto riguarda le scommesse. Tanti appassionati che cercando di dire la loro, di capire se questa o quella squadra riusciranno a vincere o meno.
Scommettere non è mai facile, per farlo in maniera professionale occorre una conoscenza del campionato, delle squadre e dei singoli giocatori, che non tutti possono vantare di avere, ma è indubbiamente emozionante poterlo fare (anche sulla propria squadra del cuore, perché no).