Gianluigi Buffon rimane in bianconero ancora per 4 anni. Sono queste le parole (e le certezze) date dall’agente del calciatore bianconero, Silvano Martina, il quale ha fatto sapere che “Buffon è il portiere più forte attualmente in circolazione, oltre che della storia del calcio”. Parlando del futuro del numero 1 juventino e della nazionale, attualmente 35enne, sembra che sia chiaro che Gigi difenderà ancora i pali della Juve, almeno fino a 39 anni. Troppo vecchio per arrivare fino a quell’età ai massimi livelli? Diciamo di no, se è vero che Dino Zoff (classe ’42) ha vinto il mondiale del 1982 esattamente a 40 anni.

Buffon elogia anche questa Juventus, che lui paragona a quella del secondo anno di Marcello Lippi e a quella di Fabio Capello (anche se, secondo Gigi, la Juve di Capello era più forte nelle individualità). Parlando della Champions League, invece, Buffon dice che era una certezza a 20 anni, con tanto tempo ancora davanti per poter giocare e fare bene, mentre oggi tale certezza inizia a venire meno e occorre essere veloci. Da questo punto di vista, i bianconeri sono ancora un po’ indietro rispetto alle prime della classe sul panorama europeo, come il Bayern Monaco o il Barcellona.

Infine, una parola di elogio va anche a Pogba, un giovane che già “dal terzo o dal quarto allenamento ha dimostrato quello che sapeva fare, tanto che noi alla Juve ci siamo chiesti se quelli del Manchester United ci vedono bene”. Pogba, infatti, è arrivato alla Juve a parametro zero e ora vale circa 60 milioni di euro.

Sarà Clarence Seedorf il nuovo allenatore del Milan, dopo l’esonero di Massimiliano Allegri al termine della partita persa contro il Sassuolo di domenica scorsa. L’ex calciatore brasiliano dei rossoneri, 38 anni, si è staccato dal Botafogo, la squadra brasiliana che lo aveva accolto come allenatore a giugno 2012. Seedorf sarà a Milano già dal prossimo giovedì e sarà in panchina per la prima volta nella gara appena successiva, contro il Verona. Nel frattempo l’allenatore dei rossoneri sarà il numero due Mauro Tassoti (ex calciatore rossonero degli anni ’80 e ’90), che sarà in panchina nella gara contro lo Spezia in Coppa Italia.

Quando era calciatore, Seedorf ha vinto la Champions League con tre team diversi: Ajax, Real Madrid e proprio con il Milan. Proprio con il Milan, Clarence ha tagliato il traguardo di essere stato il calciatore con il maggior numero di presenza in una coppa europea, lasciando al secondo posto addirittura il capitano Paolo Maldini.

Seedorf potrà fare bene con i rossoneri, anche se non ha mai avuto una vera e propria esperienza da allenatore? Sicuramente la risposta è si, per tutto quello che ha dimostrato in campo nel corso degli anni. Anche altri giovani allenatori stanno facendo bene (vedi Guardiola con il suo Barcellona stellare e Antonio Conte, che sta macinando record su record in Italia), dunque anche Seedorf ha tutte le carte in regola per riuscire.

Nel frattempo una notizia interessante arriva dal calcio mondiale: Cristiano Ronaldo, nato a Funchal, Portogallo, nel 1985, ha vinto il Pallone d’Oro davanti a Messi. Per il portoghese si tratta del secondo successo in questa competizione personale.

La 19° giornata di serie A ci presenta delle incredibili sorprese e delle conferme. Iniziamo dalle sorprese: il Milan che perde 4-3 contro il Sassuolo in campo nemico. Per gli emiliani si tratta di una vittoria da tramandare ai posteri, soprattutto per come si erano messe le cose (vantaggio dei rossoneri per 2-0 dopo appena 13 minuti con gol di Robinho e Balotelli). Berardi, neanche 20 anni e mezzo juventino, si è regalato una di quelle cose che non riescono neanche ai più grandi campioni: 4 gol ai rossoneri (esattamente ai minuti 15, 28, 41, 47). Il Milan si è dunque trovato dal vincere 2-0 al perdere 4-2 all’inizio del secondo tempo. Per il Milan doveva essere la serata di Honda, che ha colpito un palo, invece probabilmente sarà quella dell’esonero di Allegri (al suo posto è pronto l’ex Pippo Inzaghi).

Tra le conferme, invece, la vittoria per 4-1 della Juve a Cagliari, campo sempre ostico. I sardi in vantaggio dopo 21 minuti con Pinilla, ma la Juve è la Juve e ne fa 4 (Llorente al 31° e al 76°, Marchisio al 73° e Lichtsteiner al 80°). I bianconeri di Conte segnano anche il record di 11 vittorie consecutive in campionato.

La Roma è un’altra conferma, con il 4-0 al Genoa (Florenzi 25°, Totti 30°, Maicon 43° e Benatia 52°). La Roma non molla il secondo posto in classifica, così come il Napoli non molla il terzo posto grazie alla vittoria per 3-0 a Verona con reti di Mertens, Insigne e Dzemaili.

Questa sera si concluderò la 19° di campionato con le partite di Sampdoria – Udinese alle 19 e Inter – Chievo alle 21. Dal punto di vista delle quote, le due squadre avvantaggiate sono Sampdoria (2.62) e Inter (1.45), secondo te chi vincerà?

L’Inter esce fuori dalla Coppa Italia. Vuoi gli arbitri (come dice Mazzarri), vuoi il cambio di dirigenza, vuoi che l’anno scorso l’Inter ha fatto nona e dunque le basi da cui partire non erano certo eccellenti, fatto sta che i nerazzurri ne prendono una dietro l’altra e quest’anno i tifosi dovranno abituarsi all’idea che sarà così fino a giugno. Nelle ultime 4 gare i nerazzurri hanno collezionato tre sconfitte (contro Napoli e Lazio in campionato e quella di ieri contro l’Udinese) ed una sola vittoria (nel derby).

Ieri l’Inter ha perso 1-0 contro l’Udinese ed è uscita (per la prima volta dal 2002) dalla coppa Italia agli ottavi di finale. Parlando della gara di ieri, Mazzarri ha detto gli “arbitri sono diventati una barzelletta”. Ieri, secondo il tecnico ex-Napoli c’erano tre rigori in favore dei nerazzurri, nessuno dei quali gli è stato assegnato. La gara di ieri era un po’ una prova, secondo il tecnico di San Vincenzo classe ’61, il quale ha detto che doveva testare degli assetti e dei giocatori (tra cui Milito, ripresosi da un infortunio, che lunedì dovrebbe giocare ma partire dalla panca).

Entrando nel merito del mercato, invece, Mazzarri dice che la rosa è questa, chiudendo praticamente le porte a qualsiasi intervento riparatore per il prossimo mese di gennaio. L’Inter, dunque, dovrebbe rimanere questa (nel bene e nel male) fino a giugno, quando poi i danari di Thohir potranno fare la differenza (e magari portare il Poncho Lavezzi?).

Tornando al torneo, i bianconeri giocheranno nei quarti contro la vincente di Milan – Spezia, mentre le altre qualificate (fino ad ora) sono la Fiorentina (che giocherà con la vincente di Catania-Siena), Roma e Juventus (che si affronteranno il 21 gennaio).

La Coppa del Mondo del Qatar nel 2022 non sarà giocata, come di consueto, nei mesi di giugno e luglio. Lo ha fatto sapere il segretario generale della FIFA, Jerome Valcke. Parlando in radio in Francia, Valcke ha escluso che quesll’anno la coppa del mondo si terrà nei caldi mesi estivi, in considerazione del fatto che in questo paese l’estate è ancora più soffocante e che le temperature possono raggiungere facilmente i 50°C, decisamente non la temperatura ideale per giocare a calcio.

Si sta pensando, dunque, che la coppa del mondo si giocherà tra novembre 2022 e gennaio 2023, una cosa che effettivamente potrebbe essere più sensata. Se si dovesse dunque giocare tra il 15 novembre e la fine di dicembre, in Qatar saremo in una situazione meteorologica in cui le temperature saranno migliori, dato che sarebbe l’equivalente di una primavera calda in Europa, con una media di 25 gradi circa, “perfetto per giocare a calcio” secondo Valcke.

Ovviamente non si tratta di una decisione definitiva da parte della FIFA (anche perché mancano ancora 8 anni), per cui al momento si parla solo di ipotesi (per quanto sensate). Lo scorso ottobre, infatti, il presidente della FIFA Sepp Blatter aveva detto che avrebbe consultato tutti i vari campionati nazionali prima di prendere una decisione definitiva, anche perché l’impatto sulla stagione calcistica sarebbe decisamente notevole.

Alcuni paesi, come l’Inghilterra, hanno detto che preferirebbe che il torneo mondiale non fosse spostato, dato che tra novembre e gennaio si sarà nel pieno, nel caso degli UK, della Premier Legue, oltre che delle varie coppe internazionali (sia Champions League che Europa League).

Ieri si è conclusa la 18° giornata di serie A, dalla quale abbiamo avuto delle interessanti conferme, a partire dalla Juventus che, come abbiamo detto, ha sconfitto con un secco 3-0 la Roma e si è confermata leader assoluta della serie A. Sempre sabato la gara tra Fiorentina e Livorno ci ha dato una brutta notizia in vista del Mondiale: Giuseppe Rossi si è infortunato, anche se forse in maniera meno grave del previsto e potrebbe star fuori “solo” 2 mesi, cosa che potrebbe, alla fine, non inficiare sulla presenza dell’italiano tra il gruppo che partirà per il Brasile.

Tra le partite di ieri, invece, abbiamo visto il Napoli che si conferma terza forza della massima serie, grazie ad un secco 2-0 contro la Samp con doppietta del belga Mertens. Grazie alla sconfitta dei giallorossi, gli azzurri intravedono il secondo posto (-2).

Il Milan vince per 3-0 contro i bergamaschi dell’Atalanta e un grande Kakà fa felice Allegri. La doppietta del brasiliano (che segna 100 e 101 gol con la maglia dei rossoneri) è oro colato per i rossoneri che si lasciano alle spalle un brutto 2013 e iniziano l’anno nuovo nel migliore dei modi.

Meno bene va invece all’Inter, con i nerazzurri che perdono 1-0 contro la Lazio in una gara che si chiude all’81esimo minuto con il gol di Klose. I nerazzurri purtroppo hanno il problema degli uomini e della scarsità delle alternative. I tifosi invocano a gran voce il mercato, sia a gennaio ma in maniera particolare a giugno. C’è l’impressione che quest’anno sarà un po’ sottotono. Il prossimo anno, chissà, i soldi di Thohir faranno la differenza…

La prima parte della 18esima giornata di serie A ha visto la super-sfida tra Juventus e Roma, con i campioni d’Italia che hanno sconfitto con un netto 3-0 la Roma che, invece, sperava nel colpaccio allo Juventus Stadium per riaprire la corsa allo scudetto. Vidal, Bonucci e Vucinic, invece, demoliscono le speranze scudetto della squadra di Garcia, che chiude la gara di ieri in 9 a causa dei cartellini rossi di De Rossi e di Castan.

I bianconeri di Antonio Conte, nominato mister dell’anno per il 2013 davanti a Fabio Capello e Guardiola, sono 10 successi di seguito in campionato, come nel 1932 (record eguagliato).

La partita di ieri non ha avuto storia, con i bianconeri molto più forti sul piano psicologico e del gioco. I giallorossi sono stati in partita solo per i primi 15 minuti, troppo poco per poter far preoccupare seriamente i bianconeri. Il primo si chiude per 1-0 in favore della Juventus, con Vidal che segna imbeccato ottimamente da Tevez. All’inizio del secondo tempo la Juve raddoppia con Bonucci. A poco dalla fine arriva il 3-0 con Vucinic su rigore, gol dell’ex.

Tra le altre gare che hanno giocato ieri abbiamo visto Fiorentina-Livorno, con i viola che hanno vinto per 1-0 (ma hanno perso per infortunio il bomber Rossi) e Chievo-Cagliari, che invece è finita a reti inviolate.

La giornata si concluderà oggi, giorno della Befana, con le sfide clou Milan-Atalanta, Parma-Torino e Lazio-Inter. Una ripresa con i “fiocchi”, che ci fa pensare: il campionato di serie A si è già chiuso? La Juve è già campione?